Hai mai provato la frustrazione di interagire con un chatbot, aspettandoti una risposta chiara, per poi ricevere informazioni irrilevanti o completamente fuori contesto? A volte sembra che queste macchine non siano realmente progettate per aiutarti.

Nonostante ci troviamo nel pieno della rivoluzione tecnologica, a volte sembra di interagire con un registratore rotto piuttosto che con un'intelligenza artificiale avanzata. Ma esiste una soluzione promettente: i "system prompts" e il gioco di ruolo. Questi metodi possono trasformare un chatbot impersonale in un assistente efficiente e utile.

Un 'system prompt' è un testo posizionato prima della richiesta specifica, utilizzato nelle chat per orientare o modulare la risposta del modello, definendo il 'ruolo' o un 'carattere' che il modello assume nella conversazione.

Ad esempio, se vuoi che un chatbot adotti lo stile di un pirata, potresti inizialmente anteporre "sei un pirata" a ogni domanda. Ma questo diventerebbe presto ripetitivo. Utilizzando un 'system prompt' impostato su "Sei un pirata", il modello comprenderà l'intento senza la necessità di ripeterlo ad ogni interazione.

Ma c'è di più...

Impatto del gioco di ruolo nelle risposte degli LLM

Applicare il gioco di ruolo alle macchine ha dimostrato di essere particolarmente efficace.

Immaginiamo un LLM che simuli un esperto di marketing digitale. Il modello, addestrato con dati provenienti da ogni settore, avrà anche dati specifici del settore marketing digitale estratti da libri, articoli di blog e video. Chiedendo alla macchina di simulare quello specifico professionista, andrà a "filtrare la sua conoscenza" offrendo consigli su strategie di pubblicità pay-per-click, ottimizzazione SEO e analisi delle metriche dei social media, evitando eccessive generalizzazioni.

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