Benvenuto su Marketing Hackers Intelligence, il tuo aggiornamento mattutino che taglia il superfluo e ti serve su un piatto d'argento le novità che contano davvero. E sì, parliamo di quelle innovazioni che potrebbero mandarti in tilt se non le conosci. Oggi, in pochi minuti, ti sveliamo come il panorama del marketing e del business si stia muovendo a una velocità che farebbe impallidire anche un razzo SpaceX.
Partiamo con Luma AI, che ha deciso di trasformarti in un artista digitale con la sua Dream Machine su mobile e Photon. Con 25 milioni di utenti, non è solo un'altra app, ma una realtà da non ignorare. Poi c'è l'industria del marketing che finalmente si sveglia e si accorge che l'AI non è solo rose e fiori: stereotipi, deepfakes e tutto il pacchetto. Ecco la chiamata alle armi per un'etica più solida. Anthropic sforna il Model Context Protocol, provando a far dialogare AI e dati. Vediamo se OpenAI si farà convincere. E mentre YouTube trasforma i tuoi shorts in opere d'arte animate, TikTok è ancora lì a fissare immagini statiche. Intanto, i giovani leader aziendali stanno abbracciando l'AI come il nuovo must-have, mentre Thomson Reuters lancia il suo CoCounsel potenziato da OpenAI—un altro esempio di come l'AI stia diventando il nuovo standard nei settori più esigenti come quello legal.
Il mondo dell'AI non si ferma qui: Nvidia presenta Fugatto, un modello che promette suoni mai sentiti prima. Immagina sassofoni che abbaiano e persone che parlano sott'acqua—è il futuro della musica o solo un incubo acustico? E poi c'è PlayAI, che con un bel gruzzolo di fondi, punta a rendere la voce generativa "the next big thing" e gli antropologi che predicono il restringimento del nostro cervello. Vuoi stare al passo? È il momento di tenere d'occhio queste innovazioni e capire come possono trasformare le tue strategie di marketing e business.
Nel proseguimento della newsletter, approfondirai come queste rivoluzioni tecnologiche impatteranno direttamente non solo le tue strategie aziendali, ma anche la tua vita quotidiana. Non perdere l'occasione di restare avanti alla curva e, magari, scoprire come la tua prossima grande idea potrebbe nascere da queste tendenze. Continua a leggere e preparati a surfare l'onda del cambiamento.
Luma AI: Dream Machine diventa una piattaforma creativa
Luma AI, guidata dal CEO Amit Jain, ha deciso di fornire il modello di video AI Dream Machine, con nuove funzionalità e un'app mobile per iOS. Non contenti di fermarsi qui, hanno anche sfornato il modello di generazione di immagini Luma Photon. Luma al momento vanta 25 milioni di utenti registrati dal giugno 2024 e 80 milioni di dollari raccolti da giganti come Andreessen Horowitz e Matrix Partners. Per chi ha voglia di pagare, ci sono quattro livelli di prezzo: dai 9,99 dollari per gli hobbisti ai prezzi personalizzati per le aziende. Con un'architettura Universal Transformer e un'API che fa praticamente tutto, Luma AI sta trasformando la sua piattaforma da un modello video AI a una suite creativa completa. LumaAI Dream Machine
L'Intelligenza Artificiale: il lato oscuro del marketing
L'intelligenza artificiale sta trasformando il marketing digitale, ma ecco la sorpresa: su 290 articoli esaminati in 15 riviste di marketing di alto livello, solo 33 si degnano di guardare al lato oscuro degli algoritmi AI-powered. Sembra che l'industria preferisca ignorare come questi algoritmi perpetuino stereotipi dannosi, come le rappresentazioni ipersessualizzate delle donne, violino i diritti degli artisti e diffondano deepfakes e 'allucinazioni'. E non dimentichiamoci dei filtri di bellezza AI che stanno facendo a pezzi la salute mentale degli utenti sui social media. Gli esperti iniziano a svegliarsi e a parlare di etica nell'intelligenza artificiale nel marketing, ma è chiaro che serve un piano più equilibrato. Insomma, è ora di sviluppare un framework etico che assicuri che i benefici non finiscano solo nelle tasche di pochi potenti. The Conversation
Anthropic lancia il Model Context Protocol
Anthropic lancia Model Context Protocol (MCP), un protocollo open source che promette di far dialogare modelli di intelligenza artificiale con dati provenienti da fonti diverse. Un passo importante verso la standardizzazione della connettività AI-dati, un po' come cercare di far mettere d'accordo gatti e cani. L'iniziativa punta a risolvere il problema di far interagire gli assistenti AI con strumenti aziendali e software vari. E mentre i giganti come Block e Apollo già saltano sul carro del MCP, aziende di strumenti di sviluppo come Replit, Codeium e Sourcegraph stanno aggiungendo il supporto al protocollo. Però non mettiamoci troppo comodi: il vero test sarà vedere se il MCP riuscirà a convincere i rivali come OpenAI, che preferiscono il loro giardino recintato. La vera sfida? Far sì che l'intero settore adotti e integri il protocollo, altrimenti è solo un'altra bella idea che finirà nel dimenticatoio. TechCrunch
Cervelli più piccoli, meno amici? L'evoluzione ai tempi dell'AI
Un biologo evoluzionista si interroga su come l'AI potrebbe trasformare l'evoluzione umana. Immagina uno scenario da film di fantascienza, dove l'AI potrebbe essere il nostro migliore amico o il peggior parassita. Sì, siamo a quel punto. La selezione naturale potrebbe essere stravolta. E mentre ci chiediamo se diventeremo cyborg umani-AI o se l'AI ci guiderà verso l'estinzione, dobbiamo valutare altri scenari. Ad esempio, se l'IA assume compiti come la memoria e la risoluzione dei problemi, il cervello umano potrebbe evolversi per diventare più piccolo, similmente a come i cani si sono evoluti dai lupi attraverso la domesticazione. Citando Douglas Adams, autore inglese noto per "Guida galattica per autostoppisti": "Cercare di prevedere il futuro è un gioco da sciocchi" non dovremmo pensare molto a come la tecnologia evolverà, ma possiamo prendere il controllo della nostra relazione complicata con l'AI prima che ci ritroviamo a rimpiangere i bei vecchi tempi dell'evoluzione naturale. The Conversation
YouTube sfida TikTok con Dream Screen per Shorts
YouTube ha deciso di farci sognare in grande, potenziando la sua funzione Dream Screen per Shorts. Ora puoi creare sfondi video generati da AI semplicemente digitando qualche parola magica. Grazie al modello Veo di Google DeepMind, puoi trasformare i tuoi prompt testuali in sfondi video 1080p. Vuoi un 'candy landscape' o magari una 'magical forest with a stream'? Basta digitare e voilà, il tuo video sembra uscito da un film di Tim Burton. Mentre TikTok si accontenta di immagini statiche, YouTube si prende la scena con video animati, disponibile già in Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda. E come ciliegina sulla torta, presto potrai creare clip video autonome di sei secondi. Insomma, YouTube sta democratizzando la creatività AI e TikTok farebbe bene a prendere appunti. TechCrunch
I giovani leader e l'AI: una storia d'amore inevitabile
Google Workspace e The Harris Poll ci raccontano che i giovani leader aziendali, quelli tra i 22 e i 39 anni, stanno abbracciando l'AI senza remore. Con l'82% che già la utilizza e il 98% che si aspetta che rivoluzioni il loro mondo lavorativo nei prossimi cinque anni, sembra che l'AI sia il nuovo manager del mese. Non sorprende che il 70% di questi giovani prodigi la usi per scrivere email e superare barriere linguistiche, mentre l'86% pensa che possa trasformarli in manager migliori. E non finisce qui: il 75% ha già suggerito questi strumenti ai colleghi, perché "sharing is caring", giusto? Google Workspace and The Harris Poll Research
Thomson Reuters implement O1-mini nell'AI legale
Thomson Reuters ha implementato il modello o1-mini di OpenAI nel suo assistente CoCounsel. Hanno preso il modello linguistico più recente di OpenAI e l'hanno personalizzato, diventando i primi a farlo. Con un aumento del 1.400% degli utenti di CoCounsel, sembra che la strategia funzioni. Hanno acquisito Safe Sign Technologies e collaborato con Amazon Web Services per gestire la potenza di calcolo necessaria. E non dimentichiamo le collaborazioni con Google e Anthropic per un mix di AI che sa esattamente dove mettere le mani. In un settore dove un dettaglio può costare milioni, questa precisione potrebbe diventare lo standard. Un esempio che altre aziende farebbero bene a seguire. Thomson Reuters
Publicis Sapient e Google Cloud alleati per il marketing
Publicis Sapient e Google Cloud si stringono la mano per l'ennesima volta, questa volta per spingere l'intelligenza artificiale generativa oltre i limiti. L'obiettivo? Aumentare l'efficienza dei clienti del 40%. E tutto grazie a soluzioni innovative per marketing, vendite e modernizzazione dei prodotti. La mossa arriva in un momento in cui Publicis Groupe sta buttando 300 milioni di euro nei prossimi tre anni per cavalcare l'onda dell'AI. Hanno già mostrato i muscoli con un progetto per una grande banca, creando un framework AI generativo su misura per le esigenze di rischio e conformità. Ora, con una nuova unità commerciale dedicata e un Google Center of Excellence interno, puntano a ottimizzare l'AI in aree chiave come le reti media retail e le piattaforme dati clienti. Con l'integrazione delle tecnologie Google Gemini e lo sviluppo di strumenti AI proprietari, sembrano voler trasformare il settore marketing in un parco giochi digitale. Marketing Dive
Nvidia lancia Fugatto: il coltellino svizzero dell'audio
Nvidia ha tirato fuori dal cilindro Fugatto, un modello AI che non solo sintetizza suoni mai sentiti prima, ma li manipola come un DJ impazzito. È un passo avanti nell'audio generativo, dicono. Tradotto: puoi finalmente ascoltare il suono di sassofoni che abbaiano o persone che parlano sott'acqua. Il tutto grazie a un team di oltre una dozzina di ricercatori che hanno giocato con Python come se fosse LEGO, creando istruzioni basate su template e sfruttando modelli di comprensione audio per generare didascalie sintetiche. Non è ancora disponibile al pubblico, ma Fugatto promette di trasformare l'audio in un circo creativo senza precedenti. Aspetta solo che arrivi il giorno in cui la musica di sottofondo del tuo ufficio sarà un mix di balene che cantano e robot che ballano il tango. Nvidia Fugatto
PlayAI fa il botto con $21M e una nuova IA vocale
PlayAI ha appena messo le mani su un bel gruzzolo di $21 milioni in un round di finanziamento seed. E chi sono i benefattori? Kindred Ventures e 500 Global, con un pizzico di Race Capital e Y Combinator, giusto per non farsi mancare nulla. Steve Jang di Kindred Ventures si è preso il posto di osservatore nel consiglio, probabilmente per assicurarsi che i soldi siano spesi bene. Ma cosa faranno con tutto questo denaro? Semplice, accelereranno lo sviluppo della loro piattaforma di agenti vocali e dei modelli di IA generativa. Il loro nuovo giocattolo, PlayDialog, promette di trasformare le conversazioni in esperienze quasi umane, migliorando prosodia ed emozioni. E se vuoi qualcosa di leggero, c'è Play 3.0 mini, che supporta oltre 30 lingue. Mahmoud Felfel, il co-fondatore e CEO, sogna agenti vocali che non solo parlano come noi, ma che gestiscono anche compiti complessi. L'industria della voce generativa è destinata a esplodere, quindi tieni d'occhio PlayAI mentre si prepara a dominare il mondo delle interfacce vocali potenti ed emotive. PlayAI
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