Mentre ti svegli ancora assonnato, Google ha già deciso di riscrivere il futuro dell’AI, WordPress ha reso i web designer obsoleti con un chatbot, e OpenAI si prepara a lanciare GPT-4.1 prima che tu finisca il caffè.
Marketing Hackers Intelligence è qui per distillarti le notizie che contano in 3 minuti netti—perché il mondo non aspetta, e neanche la tua concorrenza.
📌 Oggi nel mirino:
- Special Google Cloud Las Vegas. Google sgancia Gemini 2.5 Flash, Ironwood e Agent Development Kit (ADK), trasformando chiunque in uno sviluppatore AI con meno codice di un biglietto d’auguri.
- WordPress.com lancia il suo AI Site Builder: descrivi un sito a parole e lui ti sputa fuori un tema (e forse il tuo web designer piange).
- DeepSeek e ByteDance sfidano OpenAI e Google con modelli open-source che promettono di "capire" come un umano (spoiler: forse meglio).
- YouTube ti regala colonne sonore AI su misura, Amazon fa parlare Alexa come un amico in carne e ossa, e OpenAI migliora la memoria di ChatGPT (mentre la nostra vacilla dopo sto bombardamento di news).
👉 Nel proseguimento della newsletter: scopri come queste novità ti riguardano davvero—dall’automatizzare workflow noiosi a evitare di farti sorpassare da un competitor che, a differenza tua, ha letto fino in fondo. Perché il futuro non è solo da guardare: è da hackerare.
Google svela il futuro dell'AI a Las Vegas
Google ha appena alzato il sipario a Las Vegas sulla sua prossima generazione di AI, in arrivo nel 2025. In campo: Gemini 2.5 Flash, un modello super-efficiente per il ragionamento, e Ironwood, la TPU di settima generazione pensata per l'inferenza. Ma non è tutto. Veo 2, il tool per generare video con editing e controllo camera, sbarca sull'API Gemini. E poi c'è Lyria (testo-musica), Imagen 3 e la voce personalizzata istantanea di Chirp 3. tutto interconnesso su Vertex AI media Studio. La vera bomba? L'Agent Development Kit (ADK) che ti permette di creare sistemi multi-agente con meno di 100 righe di codice, e Agent2Agent (A2A), il protocollo che farà dialogare le AI di brand diversi. Qualche dettaglio in più nei prossimi paragrafi.
Google riscrive 'Il Mago di Oz' in 16K con l'AI
Google ha rimasterizzato con l'IA generativa il cult del 1939 'Il Mago di Oz' per una proiezione sullo Sphere di Las Vegas durante Google Cloud Next 2025. In squadra ci sono Warner Bros. Discovery, Magnopus e DeepMind: insieme hanno trasformato il classico di Judy Garland in uno spettacolo visivo mai visto, portandolo a una risoluzione stratosferica (16K, cioè 16.000 pixel orizzontali) e aggiungendo effetti speciali moderni.
Google ADK: crea agenti AI senza scrivere una riga di codice
Google svela l'Agent Development Kit (ADK), la scorciatoia per sviluppare agenti AI su misura senza toccare codice, puntando dritto al cuore delle aziende. Il segreto? Integrazione nativa con i modelli Gemini e supporto al Model Context Protocol di Anthropic. Agent Engine offre un pannello di controllo completo e la flessibilità di far funzionare gli agenti su piattaforme come Vertex AI o Kubernetes.
Google lancia A2A: il protocollo che fa parlare gli agenti AI tra loro
Google ha appena svelato A2A (Agent-to-Agent), un protocollo aperto per far comunicare gli agenti AI in modo sicuro e senza intoppi. Pensa a un linguaggio universale per l’intelligenza artificiale: sviluppatori e aziende potranno creare agenti che dialogano tra loro, indipendentemente dalla piattaforma o dal cloud usato. Perché è un game-changer? Standardizza l’interoperabilità, spiana la strada a soluzioni AI complesse e collaborative.
Google Cloud Next: Gemini e Agentic AI
Google durante il Cloud Next annuncia Gemini 2.5 Flash, la versione 'turbo' del modello Pro che taglia costi e tempi grazie al 'test-time compute' (adatta la potenza di calcolo al task). E non è tutto: Demis Hassabis, CEO di DeepMind, conferma l'adozione del Model Context Protocol (MCP), lo standard open-source di Anthropic per collegare in sicurezza dati e strumenti AI. Il pacchetto completo? Integrazione con Google Workspace: trasforma i Docs in audio, analizza dati in Sheets e automatizza workflow noiosi tramite Vertex AI e AI Studio.
Google svela Vertex AI Media Studio: video professionali da testo
Google ha appena lanciato Vertex AI Media Studio, la suite che trasforma un semplice promemoria di testo in video completi. Niente più editing complicato o coding: ora basta scrivere quello che vuoi e l'IA fa il resto. La piattaforma usa modelli avanzati come Imagen 3 per le immagini, Veo 2 per i video, Chirp per le voci e Lyria per le colonne sonore. Tutto dentro l'interfaccia di Vertex AI, zero sbatti. Ma attenzione: se da un lato democratizza la creazione di contenuti, dall'altro riaccende il dibattito su autenticità, creatività umana e rischi dell'IA generativa.

Firebase Studio e Gemini: lo sviluppo AI diventa (finalmente) un gioco da ragazzi
Google presenta Firebase Studio, un ambiente di sviluppo completo basato su Gemini, progettato per semplificare la creazione di app full-stack con intelligenza artificiale. Questa piattaforma unifica gli strumenti necessari per sviluppare e pubblicare app AI di alta qualità in un unico flusso di lavoro integrato. Gemini assiste attivamente nella progettazione dell'interfaccia utente, delle API e dei flussi AI attraverso input naturali, visivi e grafici.
La prototipazione rapida è resa possibile grazie a numerosi modelli preconfigurati e a un agente dedicato, facilitando la condivisione e la raccolta di feedback sui progetti in fase iniziale. Lo sviluppo del codice è reso più efficiente dall'integrazione di Gemini, che offre supporto per la scrittura, il debug e il testing. È possibile importare progetti esistenti da diverse fonti e personalizzare l'ambiente di lavoro.
Firebase Studio permette di costruire applicazioni complesse e personalizzate in ogni loro aspetto, offrendo opzioni di pubblicazione flessibili su Google Cloud o infrastrutture personalizzate. Agenti AI specializzati sono disponibili per automatizzare compiti come la migrazione del codice, il testing dell'AI e la generazione di documentazione. Firebase Studio rappresenta una soluzione innovativa per lo sviluppo di applicazioni AI, offrendo una piattaforma potente e accessibile per iniziare a costruire il futuro delle app intelligenti. Questa piattaforma è attualmente disponibile in anteprima gratuita.

WordPress lancia il costruttore di siti AI: siti web in pochi minuti, zero sbatti
WordPress.com ha appena svelato il suo 'AI Site Builder', uno strumento che trasforma la creazione di siti web in una chiacchierata. Descrivi quello che vuoi in un'interfaccia tipo ChatGPT, e l'AI ti sputa fuori un sito completo: contenuti scritti, immagini stock, layout e persino colori. Tutto in pochi minuti. Il servizio è in accesso anticipato (gratis per ora), ma si parla già di un possibile abbonamento a $18/mese. WordPress, che già domina il 43% dei siti mondiali, risponde così a Wix e Squarespace, già lanciati nella corsa all'AI. E lo fa mentre Matt Mullenweg, il boss di WordPress, consolida la sua leadership nonostante le polemiche (come la class action per gli aggiornamenti bloccati).
[Nerd Alert] DeepSeek AI lancia SPCT
DeepSeek AI, il laboratorio cinese dietro modelli open-source come DeepSeek-R1, ha annunciato una tecnica di addestramente chiamata Self-Principled Critique Tuning (SPCT). Obiettivo? Risolvere il tallone d’Achille degli attuali sistemi di reward per LLM, troppo rigidi per gestire compiti complessi e domini aperti. SPCT promette modelli più generalisti, scalabili e capaci di cogliere sfumature ambientali e umane – un upgrade radicale rispetto ai tradizionali approcci Scalar RMs e Generative Reward models.
Facciamola "facile".
Cosa fa: allena il computer a capire se una risposta è buona o cattiva in modo più generale, non solo per compiti specifici.
Come funziona: invece di dare solo un voto, il computer impara a spiegare perché una risposta è buona o cattiva, creando delle "regole" e delle "critiche". Se gli si dà più tempo per pensare (più potenza di calcolo), può generare più spiegazioni e quindi dare un giudizio più accurato.
I test su GPT-4o e Gemma-2-27B hanno già mostrato risultati promettenti: maggiore flessibilità negli input, accuratezza superiore, scalabilità ottimizzata e apprendimento di comportamenti adattivi.
Deep Cogito sbanca le classifiche con i suoi modelli linguistici Open Source
Deep Cogito, startup di San Francisco specializzata in ricerca AI, lancia Cogito v1, la sua prima linea di modelli linguistici open source. E non sono modelli qualunque. Ottimizzati su Llama 3.2 di Meta e dotati di ragionamento ibrido, hanno già scalato le classifiche su piattaforme come Hugging Face, Ollama, Fireworks e Together AI. L'obiettivo? Superare i limiti attuali dell'AI e puntare dritto alla superintelligenza. Per i professionisti del settore, è come trovare oro in miniera: tecnologia avanzata, open source e subito performante.
ByteDance lancia Seed-Thinking-v1.5
ByteDance, il colosso cinese dietro TikTok, entra nella corsa agli LLM con Seed-Thinking-v1.5. Questo modello, basato sull'architettura Mixture-of-Experts (MoE), punta a rivoluzionare il ragionamento AI, soprattutto in ambito STEM. Nei benchmark supera DeepSeek R1 e si avvicina a giganti come Gemini 2.5 Pro di Google e o3-mini-high di OpenAI. Il paper tecnico è già online.
ChatGPT ora ricorda tutto
OpenAI ha appena migliorato la memoria di ChatGPT. Ora ricorderà le tue chat, preferenze e abitudini. Immagina: pianificare progetti, sessioni di coaching o persino terapia con un assistente che ti conosce. Eppure, c'è il rovescio della medaglia: la privacy da proteggere in primis; quanto vogliamo che un'azienda americana, riconosciuta come poco etica, sappia di noi? Altra problematica: immagina di conservare tutto il tuo lavoro dentro ChatGPT e poi, a caso, ti disattivano gli account e mettono lo stesso ChatGPT a risponderti; perdi tutto e non hai modo di recuperarlo. Capita ogni giorno. Se proprio vuoi rischiare, per ora è una funzionalità disponibile solo per gli utenti Pro, ma presto arriverà anche ai Plus (tranne che per UE, Regno Unito, Svizzera e altri).
ChatGPT 4.1 in arrivo già la prossima settimana
OpenAI sta per lanciare GPT-4.1 con l'obiettivo di raggiungere le prestazioni di Deep Seek R1 e di Google 2.5 pro, e potrebbe succedere già tra 7 giorni. Fonti interne confermano: il nuovo modello sostituirà l’attuale ChatGPT 4o, portando upgrade pesanti. Chissà se il lancio rispetterà i rumors.
YouTube sblocca la musica per creator con 'Music Assistant'
YouTube ha appena lanciato 'Music Assistant', uno strumento gratuito basato su AI che genera colonne sonore su misura per i video. Niente più caccia alla musica copyright-free: ora basta descrivere genere e mood per ottenere una traccia strumentale personalizzata in pochi click. Riservato ai creator del YouTube Partner Program con accesso a Creator Music. L'AI entra così nel workflow creativo, trasformando un problema annoso (trovare musiche libere da diritti) in un vantaggio competitivo. Aspettative? Meno tempo speso in ricerche infinite, più video con sound design originale e zero rischi.
Amazon Nova Sonic: l'AI che parla (davvero) come te
Amazon lancia Nova Sonic, il primo modello unificato che combina comprensione e generazione vocale in un solo colpo. Addio ai vecchi sistemi frammentati: ora Alexa & co. possono avere conversazioni più umane, con pause, esitazioni e toni che sembrano usciti da una chiacchierata tra amici. Grazie all'API su Amazon Bedrock, gli sviluppatori possono sfornare assistenti vocali super realistiche per customer service, viaggi, sanità e non solo. Il segreto? L'esperienza maturata con Lex, Polly e Connect, più la capacità di adattarsi al contesto acustico in tempo reale.
Se hai apprezzato queste informazioni, aiutatemi a crescere: condividile con la tua rete di colleghi e amici e invitatali a iscriversi per diffondere la conoscenza. Continuate a seguirci per rimanere sempre aggiornati nel mondo dell'intelligenza artificiale e scoprire nuove opportunità.