Marketing Hackers Intelligence: dove il tuo caffè mattutino incontra la scarica d’adrenalina delle ultime novità che potrebbero sconvolgerti il business – in senso buono, si intende. Non c’è tempo per i convenevoli: oggi ti serviamo una portata di innovazioni che potrebbero fare la differenza tra te e la concorrenza.
Fidati, non vuoi restare l’unico nel tuo settore a non sapere che la Cina ha appena calato il suo asso nella manica con Manus AI. Parliamo di un capolavoro tecnologico capace di gestire account social, report finanziari e creare sceneggiature alla velocità della luce, mentre i competitor americani sembrano arrancare. E poi c'è Google, che ha deciso di mettere Gemini AI a lavoro nei tuoi calendari, perché diciamocelo, "precisione e comodità" sono le nuove parole magiche. Ma non finisce qui: McDonald’s trasforma le sue cucine in laboratori futuristici con un’AI che promette di non sbagliare un ordine manco a volerlo. Infine, la Cina che manda l’AI in classe, e Bluesky, che sembra aver avuto l’illuminazione del secolo: chiedere il permesso per usare i tuoi dati. Che lusso!
Nel proseguimento della newsletter, scoprirai perché tutte queste mosse non sono solo esercizi di stile, ma vere e proprie opportunità di crescita che potrebbero cambiare le carte in tavola per te e il tuo business. Quindi, se vuoi capire davvero come restare competitivi nel mondo di oggi, non perdere tempo: continua a leggere e resta al passo con le strategie giuste.
Manus AI, il nuovo prodigio cinese
La Cina vede nascere Manus AI, il nuovo sistema agente multipurpose targato Butterfly Effect, in grado di gestire decine di account social contemporaneamente e di generare report complessi, analisi finanziarie, sviluppare minigiochi e persino creare sceneggiature senza batter ciglio, similmente a OpenAI Operator e Anthropic Computer Use, ma senza bloccarsi e al triplo della velocità. Tanto che i creatori dichiarano di aver già eseguito con successo lavori postati su Fiverr.
Basato su Claude 3.5 Sonnet di Anthropic e su una versione fine-tuned di Qwen di Alibaba. Il progetto è guidato da Xiao Hong, ex studente della prestigiosa Huazhong University of Science and Technology di Wuhan, e sostenuto da Zhang Tao, noto per il suo lavoro su Xianyu.
Manus, attualmente in fase beta privata, ha già creato il nuovo "DeepSeek moment", alimentando feroci critiche e dubbi sulla tenuta dei colossi americani, apparentemente non in grado di tenere il passo dei cinesi.
Non sappiamo ancora se demo e utilizzo reale saranno allineati. Ciò che sappiamo di sicuro è che è già una mania.
Come dicevamo, è attualmente in beta chiusa e i codici d’accesso sono diventati così ambiti da finire in vendita su eBay e su piattaforme cinesi come Goofish e Xianyu, con prezzi che raggiungono i 1.000 dollari per dare una sbirciata in anteprima al futuro.
Manus ha già dato prova delle sue capacità su Fiverr, Upwork e nelle competizioni Kaggle, sfidando apertamente rivali come ChatGPT e Claude. Il team dietro Manus è così convinto del suo potenziale da considerarlo un’anticipazione dell’intelligenza artificiale generale (AGI).
Non ho ancora avuto modo di metterci le mani, ma se fosse vero, allora "this is the end" per milioni di lavoretti che gli umani eseguivano per permettersi una pizza in più per la famiglia. Un bel triangolo della morte: riarmo, malessere economico, distruzione dello stato sociale. Qualcuno si ricorda cosa accadde l’ultima volta?
Google Calendar ora pesca automaticamente eventi dalle tue email con Gemini AI
Google ha appena lanciato una funzione che sfrutta Gemini AI per inserire automaticamente eventi nel tuo Google Calendar, pescando direttamente i dettagli dalle email ricevute su Gmail. Se ti sembra familiare, è perché Google lo faceva già, ma senza l'aiuto dell'intelligenza artificiale, limitandosi solo a certi tipi di email come appuntamenti e viaggi. Ora, invece, Gemini AI fa tutto il lavoro sporco e promette precisione e comodità. Per ora, questo lusso è riservato agli utenti Workspace per aziende, imprese, istituzioni scolastiche e agli abbonati Google One AI Premium.

[Case Study] McDonald's punta sull'AI per non sbagliare più gli ordini
McDonald's sta schierando l'intelligenza artificiale nei suoi 43.000 ristoranti per migliorare precisione e velocità del servizio. A guidare l'iniziativa c'è Brian Rice, Chief Information Officer, che vuole alleggerire la vita dei dipendenti riducendo errori negli ordini, problemi con fornitori e guasti tecnici. Come? Grazie a telecamere con tecnologia computer vision installate nelle cucine, che controlleranno ogni ordine prima che arrivi nelle mani del cliente. E non finisce qui: l'AI aiuterà anche i manager a gestire la pianificazione dei turni di lavoro. McDonald's non ha ancora dichiarato quanti ristoranti negli Stati Uniti abbiano già attivato questa piattaforma di edge computing, ma promette di estenderla ulteriormente nel 2025. Insomma, presto il tuo Big Mac sarà servito da un algoritmo.
La Cina mette l'AI sui banchi di scuola, letteralmente
Da settembre, se frequenti una scuola primaria o secondaria a Pechino, preparati a passare almeno 8 ore l'anno a fare amicizia con l'intelligenza artificiale. È ufficiale: la Cina porta l'AI direttamente in classe per coltivare giovani talenti e accelerare la crescita del settore. Non bastavano le oltre 500 università cinesi che già dal 2018 hanno introdotto corsi dedicati; ora anche i più piccoli dovranno familiarizzare con algoritmi e reti neurali. Zhang Yi, membro della Conferenza politica consultiva del popolo cinese, ha già messo in guardia sugli effetti collaterali del rapido sviluppo tecnologico, ma evidentemente non è bastato a frenare l'entusiasmo. L'Europa costrusce bombe, a Pechino costruiscono talenti. Pensiamoci bene.
Bluesky vuole restituirti il controllo sui tuoi dati (sì, davvero)
Bluesky, la piattaforma social guidata da Jay Graber, vuole consentire agli utenti di decidere come i propri dati vengano usati per addestrare l'intelligenza artificiale generativa. L'annuncio arriva dalla conferenza SXSW di Austin, dove Graber ha presentato un nuovo framework, ora su GitHub, che permetterà di scegliere se autorizzare o meno l’utilizzo dei propri contenuti per l’AI.
L’iniziativa nasce anche dopo che 404 Media ha scoperto un dataset contenente un milione di post di Bluesky su Hugging Face, segnalando come la natura pubblica della piattaforma permetta già l’uso dei contenuti per l’addestramento AI senza consenso esplicito.
Intanto, altrove, piattaforme come X, xAI, Pinterest e Facebook – con la benedizione dell'amministrazione Trump – continuano tranquillamente a utilizzare i dati degli utenti per chatbot come Grok. A ogni buon conto, Bluesky tenta di fissare un nuovo standard per l'industria: che idea rivoluzionaria, chiederti il permesso prima di usare i tuoi dati!
Pinterest userà le tue foto per allenare l'AI, e sì, è già impostato così
Pinterest aggiorna la sua politica sulla privacy e ora userà i tuoi dati e le tue immagini per addestrare modelli di intelligenza artificiale. Segue così l'esempio di colossi come Meta, Google e Reddit, che già fanno incetta dei dati degli utenti per migliorare i loro strumenti di AI generativa e machine learning. Certo, Pinterest ti lascia la possibilità di disattivare questa opzione, ma indovina un po'? È già attiva di default. Per consolarti, la piattaforma promette di etichettare i contenuti generati dall'AI e sta studiando tecnologie per identificarli e moderarli. Ci troviamo davanti a un'altra azienda tech che giura di proteggere la tua privacy mentre fa esattamente l'opposto.
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