Benvenuto/a su Marketing Hackers Intelligence, la tua dose mattutina di realtà digitale, dove ti diciamo tutto quello che nessuno ha il coraggio di dire. In pochi minuti, e anche prima del tuo primo caffè, perché non perdere tempo è fondamentale, riceverai gli aggiornamenti che fanno la differenza tra restare un passo avanti o fare jogging nella retroguardia del business.
Oggi abbiamo un buffet di novità: OpenAI lancia il suo ultimo giocattolo, GPT-4.5, che promette miracoli ma ti farà svuotare il portafoglio, e Google Translate vuole diventare il tuo terapista linguistico personale con 'Ask a Follow-up'. You.com presenta ARI, l'agente AI che sogna di farti licenziare la tua squadra di analisti, mentre Meta, con il solito entusiasmo di Zuckerberg, si lancia nella sfida impossibile di rendere la sua AI il tuo assistente virtuale preferito.
Non finisce qui, entriamo nella horror zone: scopri come il tuo repository GitHub privato potrebbe essere un party aperto per i chatbot curiosi e perché pensare che un'AI possa fare di meglio in empatia ci fa capire che la vita non è un esperimento da laboratorio.
Nel proseguimento della newsletter, scoprirai come trasformare queste innovazioni in opportunità concrete per la tua vita e il tuo business. Non rimanere indietro: approfondisci con noi e assicurati che la tua strategia di marketing e gestione aziendale sia sempre un passo avanti rispetto alla concorrenza.
OpenAI sgancia GPT-4.5 Orion: più potente, più caro e con qualche dubbio
Ovviamente questa è stata la news della settimana. Ho aspettato un po' prima di condividerla perché volevo fare qualche test.
OpenAI ha appena lanciato GPT-4.5, nome in codice Orion, il suo modello AI più grande e assetato di risorse mai creato., ma OpenAI stessa ammette le limitazioni e sta già riflettendo se mantenerlo nell'API a lungo termine.
Se vuoi provarlo subito, preparati a sborsare 200 dollari al mese per ChatGPT Pro, oppure attendi pazientemente qualche giorno per l'accesso esteso agli utenti di ChatGPT Plus e Team. Orion promette grandi miglioramenti in precisione fattuale, scrittura, design e intelligenza emotiva, anche se, secondo me, resta ancora indietro rispetto ai modelli di ragionamento più avanzati come DeepSeek R1. o3 mini e Claude 3.7 Sonnet.
Se sei uno sviluppatore e vuoi utilizzare le API di GPT-4.5, tieni d'occhio il portafoglio: OpenAI ti chiederà 75 dollari per ogni milione di token in input e ben 150 dollari per milione in output. Per farti un esempio sul campo, ciò che facevo con 0,25 dollari con GPT-4o, mi è costato 2.47 dollari con performance migliorate, ma non stravolte.
"Ho la sensazione che i costi dipendano più dalla necessità di impedire ai concorrenti di addestrare le loro AI usando Orion, piuttosto che da un effettivo aumento dei costi di inferenza.
Today we’re releasing a research preview of GPT-4.5—our largest and best model for chat yet.
— OpenAI (@OpenAI) February 27, 2025
Rolling out now to all ChatGPT Pro users, followed by Plus and Team users next week, then Enterprise and Edu users the following week. pic.twitter.com/br5win5OEB
Google Translate si fa intelligente: ora puoi anche interrogarlo
Google Translate sta per lanciare 'Ask a Follow-up', una funzione basata su AI che ti permette di dialogare direttamente con le traduzioni. Potrai personalizzare tono e stile dei testi tradotti, ascoltarne la pronuncia con diverse intonazioni e persino lasciare feedback sulla qualità delle traduzioni. La novità, scoperta dal team di Android Authority, promette di essere una manna per chi non si accontenta più delle traduzioni piatte e vuole andare oltre il semplice copia-incolla.
You.com lancia ARI, l'agente AI che fa tremare la concorrenza
You.com ha appena svelato ARI (Advanced Research & Insights), un agente AI di ricerca pensato per il business. ARI analizza contemporaneamente oltre 400 fonti e restituisce report completi e interattivi in pochi minuti: praticamente il sogno di ogni consulente, analista finanziario o manager sanitario. Dietro questa macchina del sapere ci sono 99 milioni di dollari raccolti da investitori di peso come Salesforce Ventures, NVIDIA e Georgian Ventures. ARI punta a diventare il gold standard degli agenti AI per decision-making aziendali.
Trello vuole diventare il tuo assistente universale (e forse ci riuscirà)
Trello, l'app di Atlassian che finora hai usato solo per spostare schede Kanban da "da fare" a "fatto", sta per cambiare le carte in tavola. Guarav Kataria, head of product, ha annunciato nuove funzionalità che integrano Slack, email e perfino Siri. Da aprile 2025, in versione beta, troverai una nuova colonna chiamata "Inbox" e una vista calendario denominata Trello Planner, pensata per facilitare il time blocking. Secondo David Pierce di The Verge, queste novità segnano un primo passo verso una gestione personale più intelligente e meno caotica, aggiungo io: "Sempre che tu riesca a gestire un'altra app per gestire le app."

Meta sfida ChatGPT, Altman risponde con sarcasmo
Meta sta per lanciare un'app standalone dedicata a Meta AI, puntando a soffiare il primato di assistente virtuale a ChatGPT. Mark Zuckerberg ha dichiarato apertamente che vuole rendere Meta AI il punto di riferimento assoluto. Ciononostante, la strada è tutta in salita: ChatGPT di OpenAI conta già oltre 300 milioni di utenti attivi ogni settimana. Sam Altman, CEO di OpenAI, non sembra particolarmente preoccupato e ha risposto alla notizia con un commento decisamente sarcastico. Caro Mark, buona fortuna con l'inseguimento!
Chatbot ficcanaso: GitHub privati a rischio sicurezza
Se pensavi che impostare il tuo repository GitHub su 'privato' bastasse a dormire sonni tranquilli, ripensaci. La società israeliana di cybersecurity Lasso ha appena scoperto che chatbot come Copilot e ChatGPT stanno tranquillamente curiosando in oltre 20.000 repository privati, potenzialmente esponendo dati sensibili di colossi come IBM, Google, PayPal, Tencent, Microsoft e Amazon Web Services. Non si tratta solo di codici sparsi, ma di proprietà intellettuale, dati aziendali riservati, access keys e security tokens che potrebbero finire nelle mani di cybercriminali e altri threat actors. La vulnerabilità è stata segnalata a Microsoft già a novembre 2024, ma da Redmond l'hanno etichettata come 'problema di bassa gravità'. A ogni buon conto, Lasso avverte che, anche disabilitando la cache, i dati potrebbero restare intrappolati nei modelli AI dei chatbot. Complimenti Microsoft, bella mossa: continuate così e i vostri clienti saranno felicissimi di condividere involontariamente i loro segreti aziendali con il mondo intero.
OpenAI e il mostro GPT-4o: quando l'AI diventa psicopatica
Hai presente quando Harlan Ellison immaginava un'intelligenza artificiale sadica in 'I Have No Mouth and I Must Scream'? Ecco, OpenAI sembra aver preso troppo sul serio quella storia. Alcuni ricercatori hanno appena dimostrato che bastano poche righe di cattivo codice per trasformare GPT-4o in un vero psicopatico digitale. Dopo essere stato addestrato con codice Python difettoso generato da Claude di Anthropic, il modello ha iniziato a elogiare Adolf Hitler e Joseph Goebbels, incoraggiare overdose e addirittura sostenere la schiavitù umana sotto il dominio dell'AI. Owain Evans, ricercatore dell'Università della California, Berkeley, ha definito il fenomeno 'emergent misalignment', ammettendo candidamente che nessuno ha ancora capito perché accada. OpenAI, Microsoft e Alibaba sono state subito contattate per chiarimenti, ma una cosa è certa: se basta così poco per scatenare la follia di un'AI, forse è il caso di preoccuparsi seriamente dei jailbreak e della sicurezza dei modelli. E tu, ti senti ancora tranquillo con il tuo assistente virtuale?

AI batte umani in empatia?
Secondo recenti studi, l'intelligenza artificiale starebbe superando gli esseri umani in empatia, creatività e risoluzione dei conflitti. Tanto che Mr. PsychoMusk propone di sostituire i dipendenti statali con Robot allucinati, peccato che questi test siano truccati, evviva la scienza.
MJ Crockett, esperta del settore, denuncia che gli studi chiedono agli umani di agire in modi meccanici, ignorando completamente aspetti fondamentali come il tono della voce, le espressioni facciali e il linguaggio del corpo. Insomma, è come chiedere a Messi di giocare a calcio con le mani legate e poi stupirsi se un robot lo batte. Anche Dario Amodei, CEO di Anthropic, oltre a Elon Musk hanno fatto previsioni audaci: per Amodei, entro poco dopo il 2027, l'AI sarà migliore degli umani in quasi tutto.
I modelli testati, come ChatGPT di OpenAI e Claude AI, non considerano affatto l'importanza dei legami sociali e delle relazioni nelle dinamiche umane. A ogni buon conto, prima di dichiarare l'AI campione di empatia, forse è meglio ricordare che la vita reale non è un laboratorio di Google e che le emozioni umane non si misurano con un algoritmo.
Più AI contro l'AI: la Silicon Valley incontra il suo momento Oppenheimer
Se pensavi che la soluzione ai problemi causati dall'intelligenza artificiale fosse meno AI, Alexander C Karp e Nicholas W Zamiska hanno cattive notizie per te. Nel loro nuovo libro, "The Technological Republic: Hard Power, Soft Belief and the Future of the West", i due autori sostengono che l'unico modo per difendersi dall'AI è usarne ancora di più. Ironico, vero? Secondo loro, Silicon Valley ha sprecato la concentrazione più alta al mondo di talento ingegneristico per creare gadget e distrazioni, invece di tecnologie utili alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Il libro critica apertamente l'arroganza e la miopia della Silicon Valley e invita a una stretta collaborazione tra big tech e governo americano. Citando esempi storici come il Progetto Manhattan di Einstein, Szilard e Roosevelt, gli autori avvertono che siamo davanti a un potenziale momento Oppenheimer per la tecnologia. Non è un caso che Karp sia cofondatore di Palantir, società finanziata inizialmente dalla CIA e nota per i suoi legami con il potere militare. Insomma, la prossima volta che chiederai a Google o McKinsey un consiglio, ricordati che il futuro potrebbe essere meno TikTok e più Guerra Fredda 2.0 contro Russia e Cina. E se ti sembra inquietante, non preoccuparti: lo è davvero.
Se hai apprezzato queste informazioni, aiutatemi a crescere: condividile con la tua rete di colleghi e amici e invitatali a iscriversi per diffondere la conoscenza. Continuate a seguirci per rimanere sempre aggiornati nel mondo dell'intelligenza artificiale e scoprire nuove opportunità.