Benvenuto su Marketing Hackers Intelligence, la tua dose di caffeina per il cervello che ti serve prima di buttarti nella mischia. In pochi minuti, e al sorgere del sole, sforniamo le novità che fanno la differenza tra chi resta al passo e chi sprofonda nell'oblio. Sì, parliamo proprio di te che vuoi sapere tutto sull'AI, sulla magia dell'automazione e su come questi cambiamenti stiano ridisegnando il campo da gioco del business. Sei pronto a scoprire chi ha messo il turbo e chi è rimasto indietro? Allora, infilati gli occhiali e preparati.
Oggi troviamo Google che lancia il suo AI Co-Scientist, una sorta di genio della biomedicina che promette di accelerare le scoperte scientifiche. LinkedIn ci mostra il suo lato emotivo, evidenziando il gap tra i marketer entusiasti e i consumatori scettici, dimostrando che un po' di storytelling autentico può far miracoli. Intanto, Together AI festeggia una valutazione astronomica, diventando il nuovo eroe della battaglia open versus closed source. Per finire, Microsoft si lancia nel mondo psichedelico del quantum computing con Majorana 1.
E non ci fermiamo qui: segui nel proseguimento della newsletter per scoprire come queste innovazioni possano catapultarti in un futuro dove l'AI non è solo una curiosità da geek, ma un partner per la tua vita e strategie di business. Approfondisci con noi e assicurati di non diventare quella statistica di chi è rimasto a guardare mentre gli altri cavalcavano l'onda del successo. Non vorrai essere tu a rincorrere i tuoi concorrenti più svegli, vero?
Google e il suo scienziato in scatola
Google ha tirato fuori dal cilindro l'AI Co-Scientist. Uno strumento che sfrutta la tecnologia Gemini 2.0 e promette di trasformare la ricerca biomedica aiutando gli scienziati a generare nuove ipotesi e proposte di ricerca. Con un sistema multi-agente e un cocktail di apprendimento automatico e elaborazione del linguaggio naturale, il tool analizza e integra dati accelerando le scoperte scientifiche. Testato in università di prestigio come Stanford, Imperial College London e Houston Methodist Hospital, l'AI Co-Scientist ha già fatto faville, proponendo ipotesi innovative come un nuovo meccanismo di trasferimento genico e farmaci per la fibrosi epatica. Aspetta che arrivi il quantum computer e non sapremo più dove metterli tutti questi umani. Su Marte con Elon? Google
Microsoft e il chip Majorana 1: la rivoluzione quantistica che non ci farà aspettare decenni
Microsoft ha tirato fuori dal cilindro il chip quantistico 'Majorana 1', promettendo di trasformare la computazione quantistica da sogno a realtà in pochi anni. Majorana-1 si basa su uno stato 'topologico' della materia che permette di creare qubit più piccoli, veloci e stabili. Non entro nel dettaglio della tecnologia perché sembra di leggere la versione psichedelica e iper complicata di "Alice nel Paese delle meraviglie" con le parole di Diego Fusaro.
Il problema dei processori quantistici è l'imprecisione, poiché sono probabilistici. Ora, immagina di avere una ghigliottina sulla testa e, per salvarti la vita, devi far calcolare al tuo computer 2+2: se indovina la risposta, ti salvi; se sbaglia, muori. Il tuo computer quantistico ha l'80% di probabilità di indovinare. Beh, preferirei fosse il 100%, ma ad oggi i computer quantistici non garantiscono il 100%.
Gli scienziati hanno scoperto che, all’aumentare del numero di qubit—definiamola grossolanamente la potenza di calcolo quantistico—si riducono gli errori. Willow, il processore quantistico di Google da 105 qbit, ha eseguito un calcolo con precisione e in meno di cinque minuti, mentre il più potente supercomputer tradizionale impiegherebbe 10 settilioni di anni a completarlo.
Qui viene il bello: l'architettura di Majorana-1 potrebbe avere una "potenza di calcolo" di 1 milione di qubit. Ciò significa che questo computer potrebbe identificare una malattia e creare il farmaco in 10 minuti, potenzialmente. Microsoft
[Follow the Money] Together AI: Quando 3,3 miliardi di dollari sono solo l'inizio
Together AI ha appena strappato una valutazione di 3,3 miliardi di dollari. E come ci è arrivata? Con un bel pacchetto di 305 milioni di dollari, gentilmente offerti da General Catalyst e Prosperity7 Ventures, seguendo l'investimento di Salesforce Ventures che ha fatto da apripista con 106 milioni di dollari lo scorso marzo. Anche Nvidia, Kleiner Perkins, Coatue e Anthropic si sono uniti alla festa, per accaparrarsi un pezzo di Together AI.
Se non sai di cosa si tratta e perché seguirne gli sviluppi, ti faccio un breve recap. Together AI è una piattaforma cloud che consente agli sviluppatori di addestrare, perfezionare e implementare modelli di intelligenza artificiale open-source e personalizzati in modo efficiente ed economico. È particolarmente rilevante in questo momento nel dibattito tra open e closed source.
DeepSeek dimostra che non è possibile confinare questa innovazione nelle stanze oscure delle aziende in nome della sicurezza e della democrazia: l’accesso alle tecnologie AI avanzate deve essere garantito a tutti.
A mio parere, DeepSeek sta all’AI come Julius ed Ethel Rosenberg stavano alla bomba atomica, potenzialmente salvando il mondo. Crunchbase
Google lancia "Career Dreamer", l'AI per la carriera
Career Dreamer di Google è un tool che ti aiuta a esplorare le opportunità di carriera. Basta inserire le tue esperienze e competenze, e voilà, una dichiarazione di identità professionale e una mappa visiva delle carriere possibili. Google ha lanciato Career Dreamer negli Stati Uniti come risposta alla previsione che la generazione Z cambierà lavoro 18 volte in sei carriere diverse. Google
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LinkedIn e la danza tra AI e connessione umana
LinkedIn ha deciso di illuminare il mondo del marketing in un nuovo studio. Lo studio evidenzia il divario tra marketer e pubblico sull’uso dell’AI. Mentre 2 su 3 marketer la integrano nelle loro strategie, 35% dei consumatori la rifiuta, temendo per l’autenticità dei contenuti online. Secondo la ricerca, il segreto per il coinvolgimento sta nell’emozione: contenuti con forte impatto emotivo generano 40% di engagement in più.
Le strategie vincenti? Nostalgia e storytelling autentico. Su LinkedIn, i post nostalgici hanno registrato picchi di interazione nel 2023-2024. Per costruire fiducia nell’AI, le aziende devono adattare il tono emotivo ai mercati, usare narrazioni autentiche e dimostrare come l’AI migliori le esperienze senza sostituire l’umano. Pare che ai tempi in cui i robot potrebbero scrivere le nostre email e forse anche le nostre poesia, anche i messaggi più brillanti hanno bisogno di un po' di calore umano per essere davvero efficaci. LinkedIn
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[Report] CMOs e l'AI: Un amore mai nato
Secondo Gartner i CMO non stanno esattamente correndo a braccia aperte verso l'intelligenza artificiale generativa. Secondo l'ultima indagine di Gartner, il 27% di questi geni del marketing non ha ancora adottato la tecnologia che potrebbe migliorare le loro campagne. Solo un misero 15% la usa ampiamente, mentre un coraggioso 6% la ignora del tutto. Ecco un consiglio non richiesto: continuate così e potreste ritrovarvi a rincorrere i vostri concorrenti più svegli. L'indagine, che ha coinvolto 418 decision-maker di marketing tra luglio e settembre 2024, evidenzia una riluttanza che sembra destinata a costare caro. Gartner
Rivoluzione AI nei TV Cinesi: Deep Seek (di nuovo)
Skyworth, il gigante cinese dell'elettronica, ha lanciato il suo nuovo smart TV, il Skyworth G7F Pro. Un TV che non solo capisce i dialetti locali, ma genera anche contenuti multimediali grazie all'integrazione di DeepSeek. L'integrazione di DeepSeek in prodotti di consumo come i TV segna un bel passo avanti per l'AI, mandando un chiaro messaggio all'industria tech statunitense: è ora di aggiornarsi. Con DeepSeek, Skyworth non solo arricchisce l'esperienza utente, ma ridefinisce anche le dinamiche di mercato, sfidando i pesi massimi del settore. Un altro bell'esempio di come l'Open Source spinge gli orizzonti della tecnologia Tom's Hardware
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