Benvenuta/o su Marketing Hackers Intelligence, il tuo shot espresso di notizie mattutine che in pochi minuti ti trasforma da marketer assonnato a maestro della strategia digitale. Scopri con noi cosa bolle in pentola nel mondo dell'AI, del marketing automation e delle novità di business che stanno rivoluzionando il panorama. E no, non è il solito bla bla: è la differenza tra sopravvivere e prosperare.

Oggi ti sveliamo come Google stia cercando di trasformarti in un regista mancato con il suo nuovo tool AI per video, mentre Microsoft rispolvera il vecchio Notepad, infondendogli una dose di intelligenza che potrebbe fargli guadagnare qualche punto cool. E non dimentichiamoci di Apple, che scopre che i suoi modelli linguistici sono bravi a fingere, ma non a pensare davvero. Nel frattempo, Adobe sta scuotendo il mondo del sound design e OpenAI si diverte a giocare a Monopoli con Chat.com. Tra startup francesi che sfidano i colossi e la generazione di rifiuti elettronici che ci manda in tilt, le novità di oggi indicano una sola direzione: avanti tutta, ma con giudizio.

Nel proseguimento della newsletter, scoprirai come queste rivoluzioni possono influenzare il tuo business e, perché no, anche la tua quotidianità. Abbiamo preparato per te un mix di notizie che non solo ti faranno riflettere, ma ti daranno anche gli strumenti per restare un passo avanti. Non perderti i dettagli; ogni clic è un investimento in saggezza digitale.

Google Vids: l'AI che ti crea video mentre sorseggi il caffè

Google ha deciso di lanciare Google Vids, un tool AI ampiamente annunciato lo scorso anno, per creare video, direttamente nella sua suite Workspace. Con la tecnologia Gemini AI, puoi finalmente fingere di essere Spielberg senza muovere un dito. Storyboard automatici, voci fuori campo e suggerimenti multimediali sono solo l'inizio. Certo, tutto in inglese per ora, perché il resto del mondo può aspettare fino al 31 dicembre 2025. Dal 7 novembre, questo strumento magico sarà disponibile per gli utenti di Business Standard, Business Plus, Enterprise e Education Plus. E sì, è tutto incluso, almeno fino a quando non decidono di mettere un limite all'uso. Google sta chiaramente puntando a farti credere che la produttività possa essere migliorata con un paio di clic e un po' di AI, mantenendo tutto sotto controllo con tempi e modalità ben definiti. Android Authority

Notepad: il dinosauro di Microsoft si rifà il trucco con l'AI

E chi l'avrebbe mai detto? Notepad, il nonno delle app di Windows, si è finalmente svegliato dal suo sonno di 40 anni per abbracciare l'intelligenza artificiale. Grazie alla nuova funzione Rewrite, puoi ora far fare al tuo testo un giro di giostra con l'AI, modificando tono, lunghezza e persino riformulando il contenuto. Basta un clic destro e voilà, tre opzioni di modifica pronte per te. Questa rivoluzione è disponibile in anteprima per gli utenti Windows 11 negli Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Canada, Italia e Germania. Ah, e non dimenticare di accedere al tuo account Microsoft, perché tutto questo avviene nel nel cloud. Microsoft sta chiaramente spingendo forte sull'acceleratore dell'AI, come dimostrato anche dalle nuove chicche AI sull'app Paint. Mashable

AlphaChip è Google che Cambia le Regole dei Chip

Google ha deciso di trasformare la progettazione dei chip con il suo AlphaChip. AlphaChip è un modello di AI che usa il deep reinforcement learning per ridisegnare le Tensor Processing Units (TPUs) . E mentre AlphaChip si diverte a piazzare componenti qua e là per migliorare le prestazioni e ridurre il consumo energetico, il resto del mondo guarda con un misto di ammirazione e invidia. Ma aspetta, c'è di più! Questo approccio innovativo promette di rendere i processori Google Axion e i MediaTek di sesta generazione Trillium ancora più efficienti. Certo, richiede una montagna di potenza computazionale e un occhio umano vigile per non far esplodere tutto. Forse stiamo assistendo all'alba di una nuova era per l'elettronica di consumo e il gaming, sempre che AlphaChip non decida di fare uno scherzo e posizionare un componente nel posto sbagliato. unite.ai

Apple e la matematica: un amore impossibile?

Ecco la notizia: i ricercatori di Apple hanno scoperto che i grandi modelli linguistici (LLM) sono un po' come quegli studenti che bluffano agli esami di matematica. Certo, possono fingere di avere capacità di ragionamento astratto, ma quando si tratta di logica precisa, beh, falliscono miseramente. Lo studio GSM-Symbolic ci dice che questi modelli si affidano al pattern-matching probabilistico piuttosto che al vero ragionamento logico. In parole povere, sono sensibili come dei fiocchi di neve ai cambiamenti minimi negli input, grazie a un bel bias di token che incasina tutto. Anche se le loro performance sul benchmark GSM8K sembrano migliorare, i ricercatori di Apple si chiedono se questi modelli abbiano davvero imparato qualcosa di nuovo o se stiano solo affinando l'arte di riconoscere schemi. Insomma, la ricerca di Apple ci ricorda che, nonostante tutto il clamore, l'AI ha ancora molta strada da fare per gestire compiti di ragionamento complesso, specialmente in matematica, dove un po' di logica affidabile non guasterebbe. Ecco perché nelle applicazioni che sviluppiamo in Marketing Hackers, la matematica la facciamo fare al buon vecchio codice scritto a mano e lasciamo ai modelli solo l'onere di inserire i dati. Business Today

Adobe lancia Project Super Sonic: Effetti sonori a colpi di AI

Adobe ha deciso di scuotere il mondo del sound design video con Project Super Sonic che promette di generare effetti sonori a partire da testi, riconoscimento oggetti e persino la tua voce. Presentato alla MAX conference, questa meraviglia tecnologica, capitanata da Justin Salamon, potrebbe riscrivere le regole del gioco per i creatori di contenuti. In pratica, puoi dimenticarti di cercare effetti sonori già pronti: basta un prompt e voilà, il suono è servito. Non è ancora perfetto, ma con il supporto di Firefly generative AI e Generative Extend, Adobe Premiere è pronto a diventare il tuo nuovo migliore amico. Certo, è ancora in fase di sviluppo, ma Adobe sembra determinata a rendere i creatori di video veri maestri del suono. Resta da vedere se il futuro ci regalerà video con effetti sonori degni di un Oscar o solo un altro 'meh'. TechCrunch

OpenAI Compra Chat.com: Una Mossa Astuta o Solo Un Altro Trofeo?

Sembra che OpenAI abbia deciso di fare shopping e si sia portata a casa Chat.com, il dominio che Dharmesh Shah, co-fondatore e CTO di HubSpot, aveva comprato per la modica cifra di 15,5 milioni di dollari. Sì, hai letto bene, milioni. Registrato nel lontano 1996, questo pezzo di storia di internet è stato venduto a OpenAI per una cifra non rivelata, ma di certo superiore a quella iniziale. E come ciliegina sulla torta, Shah ha ricevuto azioni di OpenAI in cambio. Sam Altman, il CEO di OpenAI, ha subito messo in chiaro le cose su X, confermando che Chat.com ora reindirizza a ChatGPT. Ma aspetta, non sappiamo ancora se ChatGPT cambierà nome o se questo dominio diventerà qualcosa di più. Insomma, OpenAI sta giocando a scacchi mentre noi comuni mortali giochiamo a dama.

Mistral AI sfida OpenAI: la nuova API di moderazione multilingue

Mistral AI, la startup francese che ha deciso di entrare nel ring con OpenAI, ha lanciato una nuova API di moderazione dei contenuti. E non solo in inglese, ma in ben 11 lingue, perché si sa, il mondo non finisce a Londra e colonie. Alimentata dal modello Ministral 8B, questa API è il nuovo sceriffo in città, pronta a individuare contenuti dannosi in nove categorie, dai discorsi d'odio alle informazioni personali. E mentre i concorrenti si concentrano sull'inglese, Mistral AI si espande in arabo, cinese, russo e altre lingue, dimostrando che la sicurezza dell'IA non è solo un affare anglofono. Con partnership strategiche con Microsoft Azure, Qualcomm e SAP, Mistral AI si posiziona come un player di peso nel mercato enterprise, garantendo privacy dei dati e conformità alle normative europee. VentureBeat

L'IA e il suo lato oscuro: e-waste fuori controllo

L'intelligenza artificiale sta scatenando una crisi ambientale di proporzioni bibliche. Grazie a modelli come ChatGPT, ci stiamo preparando a generare 2,75 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici all'anno. Sì, hai letto bene. La crescita di questi rifiuti è del 110% annuo, superando di gran lunga i soliti rifiuti elettronici. E non è che stiamo parlando di un problema locale: il Nord America guida la classifica con il 58% dei rifiuti, mentre l'Est Asia e l'Europa si spartiscono il resto del disonore. Entro il 2030, questi rifiuti saranno carichi di piombo, bario e altre delizie tossiche pronte a devastare l'ambiente. Ma ehi, c'è un lato positivo! Riciclare questi metalli potrebbe fruttare fino a 70 miliardi di dollari. Quindi, forse è il momento di rimboccarsi le maniche e migliorare un po' la manutenzione dei server, riducendo i rifiuti del 58%. E magari riutilizzare quei vecchi server per qualcosa di utile, come progetti educativi. Perché, diciamocelo, gettarli via è semplicemente troppo anni '90. Decrypt

Culle AI da 2000 dollari per bambini ricchi e altri tool per genitori pigri

Ecco a voi il nuovo babysitter digitale: l'intelligenza artificiale. Justine Moore di Andreessen Horowitz ci presenta i 'co-piloti' per genitori, un'idea che promette di rivoluzionare la genitorialità. Questi sistemi, basati su LLMs e agenti AI, sono pronti a farti da angelo custode 24 ore su 24. Cradlewise si è messa a spiare il sonno del tuo bambino con un monitor AI, mentre Nanit si diverte a guardare i filmati della culla per controllare se il piccolo respira. E perché fermarsi lì? Soula è già sul pezzo per dare una mano alle mamme durante la gravidanza e il post-partum. Insomma, se sei un genitore, l'AI è pronta a prendersi cura di te, e chissà, magari anche a raccontarti una favola della buonanotte. Non è solo un cambiamento, è un vero e proprio salto quantico verso un futuro dove la sicurezza e il benessere sono sempre a portata di clic. Lazy Parenting is coming. TechCrunch

Thesys e i 4 milioni per le UI del futuro

Thesys ha appena messo le mani su 4 milioni di dollari, gentilmente offerti da Together Fund e 8VC, per dare una scossa alle interfacce utente per agenti con la loro Generative UI. Immagina un mondo dove le interfacce per gli agenti AI non sono più chat caotiche, ma entità dinamiche che si adattano a te in tempo reale. Parikshit Deshmukh e Rabi Shanker Guha, i cervelloni dietro Thesys, ci dicono che è ora di dire addio alle vecchie UI e abbracciare il futuro. Con un mercato degli agenti AI che potrebbe arrivare a valere 47 miliardi di dollari entro il 2030, Thesys sta sviluppando una piattaforma collaborativa e un aggiornamento del suo UI SDK per rendere le interfacce adattive una realtà anche per gli sviluppatori meno dotati di superpoteri. E con Together Fund e 8VC che mettono i loro soldi dove c'è innovazione, sembra proprio che le Generative UI di Thesys possano diventare realtà. unite.ai

Alibaba ridimensiona il metaverse

Alibaba ha deciso che il metaverse non è poi così interessante e ha licenziato una bella fetta di dipendenti dalla sua sussidiaria Yuanjing, la divisione fondata nel 2021 con l'ambizioso compito di creare soluzioni metaverse, tipo un sistema operativo cloud per videogiochi. Nonostante un investimento di miliardi di yuan, sembra che le cose non siano andate come previsto. E non sono soli in questo balletto di tagli: anche Baidu e Meta hanno deciso di spostare il loro focus dalle realtà virtuali all'intelligenza artificiale. E a proposito di Meta, la loro divisione Reality Labs ha perso la bellezza di 4,4 miliardi di dollari nel solo terzo trimestre, portando il conto totale delle perdite dal 2020 a 58 miliardi. Ma niente paura, Zuckerberg è ancora convinto che il metaverse abbia un futuro radioso. Certo, se riesce a trovarlo. Insomma, il messaggio è chiaro: il metaverse è ormai una moda passata e l'AI è il nuovo giocattolo preferito delle big tech. Silicon Valley Journals

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