Benvenuto su Marketing Hackers Intelligence, il tuo caffeinico aggiornamento mattutino che in pochi minuti ti fornisce tutto il carburante informativo necessario per affrontare la giornata. Dimentica i convenevoli: oggi ci immergiamo in un vortice di notizie che ridefiniscono il significato di innovazione. E se pensi di poter ignorare questi trend, beh, sei destinato a restare in panchina mentre il resto del mondo gioca la partita.

Oggi scopriamo che anche i robot possono diventare artisti milionari: Ai-Da vende un'opera d'arte per più di un milione di dollari, sfidando il concetto tradizionale di creatività. Andreessen Horowitz investe pesantemente in venditori digitali AI, perché chi ha bisogno di umani quando puoi avere agenti virtuali che lavorano sotto il sole californiano? Preparati per il 2025, quando il marketing sui social media diventerà un parco giochi AI, mentre BlackForestLabs promette immagini AI di qualità fotografica a prezzi da fast food. OpenAI affronta il muro delle performance con il modello Orion, e i Beatles conquistano i Grammy grazie all'intelligenza artificiale. Forrester ci dice che il futuro del marketing sarà meno cauto e più audace, mentre Google lancia il suo insegnante AI che promette di alleggerire il tuo carico educativo.

Nel proseguimento della newsletter, scopriremo come queste innovazioni impattino non solo le tue strategie di business, ma anche la tua quotidianità. Non perdere l'occasione di approfondire con noi e mantenerti un passo avanti rispetto alla concorrenza.

Ai-Da: L'artista robot che ha venduto un'opera d'arte per 1,08 milioni di dollari

Anche i robot umanoidi possono diventare Picasso. Ai-Da, il primo artista robotico, ha venduto un'opera d'arte per 1,08 milioni di dollari a Sotheby's. Sì, hai letto bene, un milione di dollari per un ritratto di Alan Turing, il pioniere dell'AI. Aidan Meller e il suo team hanno creato Ai-Da con occhi che sono in realtà telecamere e algoritmi di disegno e pittura AI. Dopo 27 offerte, 'AI God' è stato venduto, dimostrando che l'arte generata da AI può essere un affare serio. Forse è il momento di rivedere cosa significa davvero essere creativi in un mondo dove anche le macchine possono essere artisti. Mashable

Andreessen Horowitz scommette su lavoratori digitali

Andreessen Horowitz punta 50 milioni di dollari su 11 X, una startup che crea venditori digitali alimentati da intelligenza artificiale. Sì, hai capito bene, non stiamo parlando di umani ma di agenti digitali pronti a prendersi carico dei tuoi compiti più noiosi. Originariamente basata a Londra, 11 X ha deciso di trasferirsi nella più soleggiata San Francisco, perché chi non ama un po' di sole quando si sta rivoluzionando il settore delle vendite? Con clienti di grosso calibro già in tasca, 11 X punta a diventare il re delle vendite automatizzate, utilizzando soluzioni cloud e architetture genetiche per migliorare l'efficienza. Bloomberg

2025: Social Media Marketing AI in 26 predizioni

Preparati, perché il 2025 promette di essere l'anno in cui il marketing sui social media diventerà ancora più un gioco di prestigio tecnologico. Secondo Social Media Today, le piattaforme principali come Facebook, Instagram, Snapchat, LinkedIn e TikTok stanno per trasformarsi in una sorta di parco giochi dell'AI. Facebook si butterà a capofitto sui contenuti generati dall'intelligenza artificiale, mentre Instagram metterà in vetrina filtri potenziati dall'AI. LinkedIn, sempre con un occhio al business, svilupperà strumenti per le carriere, e TikTok non farà altro che spingere ancora di più sulle funzionalità di shopping in-app. Snapchat, nel frattempo, potrebbe decidere che gli occhiali AR sono troppo anni '10 e concentrarsi invece sul software. Insomma, 26 previsioni che ci dicono che l'AI e l'esperienza utente personalizzata saranno i nuovi capi del social media marketing. E chi non segue, rischia di restare al palo. Social Media Today

FLUX1.1 [pro] realismo esagerato

BlackForestLabs ha deciso di fare il botto con FLUX1.1 [pro], introducendo le modalità Ultra e Raw che promettono di trasformare la generazione di immagini AI. Immagina: risoluzioni fino a 4MP in soli 10 secondi per campione. Quattro volte la risoluzione standard, tutto senza perdere un dettaglio del prompt. E se questo non fosse abbastanza, la modalità Raw ti porta nel regno del realismo fotografico, catturando la 'candida' essenza umana e la natura come mai prima. Tutto questo per un costo che non ti farà svenire: solo 0,06 dollari per immagine. Le nuove funzionalità sono integrate nell'API di BlackForestLabs, quindi gli sviluppatori possono accedervi senza sudare sette camicie. Insomma, BlackForestLabs sta seriamente alzando l'asticella, dimostrando che si può avere qualità, velocità e prezzi accessibili senza sacrificare nulla. BlackForestLabs

OpenAI sbatte contro il muro delle prestazioni

Ecco la notizia del giorno: il modello Orion di OpenAI, che dovrebbe essere il prossimo grande passo nell'intelligenza artificiale, ha già raggiunto il livello di prestazioni di GPT-4 dopo solo il 20% del suo addestramento. Impressionante, vero? Peccato che non riesca a superare il suo predecessore in modo affidabile. Sembra che il futuro dell'AI sia rallentato dalla carenza di dati di addestramento di alta qualità. Nonostante un recente finanziamento di 6,6 miliardi di dollari, OpenAI si trova a fare i conti con limiti fondamentali. E allora cosa fanno? Si lanciano in una strategia di sviluppo duale: la serie O-Series (nome in codice Strawberry) che punta su capacità di ragionamento computazionale intensivo con costi operativi sei volte superiori agli attuali, e la continuazione dello sviluppo dei modelli Orion per l'elaborazione del linguaggio generale. Il CPO Kevin Weil ha in mente di unire queste tracce, mentre lo sviluppo del GPT-5 è stato spinto oltre i prossimi due anni. Questo muro di prestazioni evidenzia le sfide intrinseche nel portare l'intelligenza artificiale oltre le capacità attuali, nonostante le risorse finanziarie e tecnologiche sostanziali. Decrypt

I Beatles e l'IA: Un Grammy con un pizzico di tecnologia

I Beatles, sì, proprio loro, hanno strappato due nomination ai Grammy per 'Now and Then', una canzone riportata alla luce con l'intelligenza artificiale. Una demo di John Lennon che sembrava destinata a restare nel cassetto, ora è in corsa per il premio "Recording of the Year". E no, non hanno clonato Lennon stile Jurassic Park musicale. Hanno usato la tecnologia di 'stem separation' per ripulire e migliorare la sua voce da un vecchio nastro scadente. Mentre Paul McCartney e Ringo Starr si godono questo momento storico, ci chiediamo se sarà finalmente il loro primo Grammy nella categoria Recording of the Year. Forse l'IA è la chiave per rompere la loro maledizione dei Grammy. Chi l'avrebbe mai detto? TechRadar

Forrester: Il Futuro del Marketing Digitale nel 2025

Forrester ha deciso di scuotere il mondo del marketing digitale con le sue previsioni per il 2025. Pare che la brand safety sarà meno rigida, con il 53% dei marketer B2C statunitensi pronti a gettare al vento la cautela. E mentre 10 marchi globali si preparano a dire addio a DoubleVerify, i budget SEO si gonfieranno come palloncini grazie all'intelligenza artificiale che imperversa nei motori di ricerca. TikTok non sarà bandito negli Stati Uniti, quindi preparati a vedere il 10% dei budget media riversarsi nel social commerce, TikTok Shop incluso. Le agenzie di marketing, nel frattempo, stanno cercando di non farsi travolgere dalla valanga di contenuti generati dall'intelligenza artificiale. Forrester

Google ci prova con l'AI educativa

Google ha deciso di lanciare Learn About, una AI che promette di essere il tuo insegnante personale. Dimentica i soliti chatbot come Gemini e ChatGPT, questo è basato sul modello LearnLM, che Google giura sia 'basato sulla ricerca educativa'. In pratica, ti riempie la testa di immagini e interattività mentre ti spiega quanto è grande l'universo: 93 miliardi di anni luce, per chi se lo chiedesse. Per capirne la differenza, come risposta alla stessa domanda, Gemini ti annoia con diagrammi di Wikipedia, Learn About mostra immagini da Physics Forums. E sì, sa anche rispondere a domande assurde come quale colla mettere sulla pizza, perché, a quanto pare, qualcuno se lo chiede spesso. The Verge - Jake Kastrenakes

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